Martingale: il Sistema del Rosso e Nero alla Roulette

Qualcuno ha mai usato il sistema del raddoppio?

Si certo, molte persone lo utilizzano al tavolo della roulette e vengono chiamati polli. Ci scusiamo per questa frase un po’ brusca, ma è l’unico modo realistico per avvertirvi che questo tipo di progressione, nei casino online, non funziona, perché prima o poi nel lungo periodo perderete tutti i vostri soldi.

Questa metodica è conosciuta anche con il nome di Martingale o metodo del rosso e nero e chiunque sia un giocatore d’azzardo prima o poi nella sua vita ne avrà a che fare, perché è il metodo più famoso, grazie alla sua facilità di realizzazione al tavolo della roulette.

Una circostanza a cui dovrete porre attenzione è la bufala che va in giro per internet, riguardo un certo ingegner Croce che invece, a differenza nostra, incoraggia caldamente l’uso di questo procedimento su un sito straniero, probabilmente perché ha degli interessi economici verso quel casinò e cerca di aumentarne i profitti. Non seguite assolutamente le sue raccomandazioni perché, come andremo ad appurare, anche da un punto di vista matematico, questo criterio è destinato a fallire miseramente.

Descrizione del sistema

È una tecnica di scommessa che si realizza giocando sulle combinazioni semplici (come rosso e nero, manque e passe, pari o dispari) e che consiste nello scegliere uno di questi settori, ad esempio sempre il nero, puntare sempre su di esso e raddoppiare la posta dopo ogni colpo perso, in modo che quando arriverà il primo colpo vincente, quest’ultimo consentirà il recupero di tutte le perdite precedentemente subite e la vincita di un pezzo. La serie da seguire per l’importo delle puntate è la seguente:

1 2 4 8 16 32 64 128 256 512 1024 … e così via

Dopo ogni vincita si inizia di nuovo a puntare partendo da un pezzo. Esempio: se avete deciso di puntare sempre sul nero scommettendo un euro ed invece esce il rosso, allora al prossimo giro la martingale richiede di puntare 2 euro sul nero. Se esce di nuovo rosso, dovrete puntare 4 euro sempre sul nero e se finalmente esce nero avrete perso le prime due puntate (-3 euro) e vinto la terza puntata di +4 euro e quindi avrete guadagnato un euro. Cioè, le perdite sono coperte dall’ultima puntata vincente che oltre a permettervi il recupero delle fiches perse ve ne farà guadagnare un’unità in più. Il problema è che perdere diversi colpi di fila è più facile di quanto si pensi, e ciò vi priverà dei soldi da puntare per recuperare le perdite.

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Perché non funziona?

A prima vista tutto sembrerebbe andare bene: qualcuno potrebbe pensare ad un sistema abbastanza sicuro. Comunque due sono i difetti della Martingala:

  1. Richiede un un budget infinito.
  2. Il casinò impone dei limiti sulle puntate.

“Infinito” naturalmente è inteso in maniera relativa, ma ho sentito voci che in alcuni casinò sia uscito anche 30 volte di seguito lo stesso colore e quindi ciò non ci mette al riparo da eventuali perdite se il nostro capitale non è enorme. Questa è la principale pecca. Sul punto 2 il casinò si tutela con dei limiti massimi sulle combinazioni semplici: ad esempio se il limite è €1000, allora si potrà scommettere al più 10 volte sullo stesso colore e quindi questo arresta la progressione al decimo tentativo, rendendo inutile l’utilizzo di un capitale superiore ai 1000 euro.

Supponiamo che voi abbiate un discreto capitale pari a €511 da investire al casinò. Questo significa che potrete subire una serie di 8 perdite consecutive senza intaccare il vostro budget, perché se perderete la nona significa che avrete perso tutti i vostri fondi: 1 + 2 + 4 + 8 + 16 + 32 + 64 + 128 + 256 = 511 euro.

Sarà molto difficile che escano 9 rossi consecutivi, vero? La risposta è si, è raro, ma a volte succede (più avanti daremo le percentuali esatte) e se giocate sistematicamente questo procedimento alla roulette prima o poi vi capiterà di imbattervi in una serie di molti numeri consecutivi dello stesso colore. Senza considerare l’aggravante dello zero che gioca a vostro sfavore. Quindi, tenete a mente che se approcciate alla roulette con questa tattica, molte volte vincerete piccole somme, ma se continuerete ad applicarlo abbastanza a lungo lascerete tutti i vostri soldi al croupier. Considerate anche che ad un certo punto vi potrà capitare di puntare €256 solo per vincere un euro, non mi sembra una buona idea, anzi è una strategia piuttosto ridicola. Se siete scettici riguardo i suggerimenti appena esposti perché magari lo avete già provato con successo, vi consigliamo di abbassare l’unità di puntata ed iniziare non da un euro bensì da 10 centesimi e nel caso in cui la prima scommessa vada male, non raddoppiate subito, ma scommettete solo i dieci centesimi con il solo intento di recuperare la perdita. Così facendo la progressione sarà meno rischiosa.

Rischio di rovina per la Martingala

Formula rischio di rovina per la Martingale

 

 

 

 

Supponiamo di avere a disposizione 127 euro che intendiamo giocare al sistema del raddoppio puntando sempre sul nero. Questo significa che l’unico caso in cui perderemo si verificherà quando usciranno 7 rossi consecutivi:
1 + 2 + 4 + 8 + 16 + 32 + 64 = 127
Che probabilità c’è che esca un filotto di 7 rossi? Supponendo per facilità di calcolo che lo zero non esista, allora la probabilità è un mezzo moltiplicato per 7 volte, cioè 0,0078 che corrisponde allo 0,78%. Analogamente la percentuale di vincita è molto alta e pari a 99,22% (100 – 0,78) cioè abbiamo una vincita quasi certa. Dove sta l’inghippo? Nel fatto che noi non giochiamo solo 7 colpi, ma puntiamo incessantemente molte volte, quindi la probabilità di vincere non sarà del 99,22%, ma molto più bassa. Ogni volta che scommettiamo rischiamo di incappare nella serie negativa che ci manda in rovina. Questa eventualità può capitare dopo ogni volta che vinciamo un colpo, perché si ricomincia da un euro e la figura di 7 rossi potrebbe manifestarsi nelle 7 puntate successive.

Quale è la probabilità che su 200 volte che iniziamo a puntare un euro NON esca la serie sfortunata nei numeri seguenti? p=127/128 = 0,9922 dato che abbiamo supposto di giocare 200 volte dovremo moltiplicare p per se stesso per 200 volte ed il risultato che otterremo sarà P=0,2088. Questo significa che abbiamo il 20,88% di possibilità di non perdere tutto il nostro capitale, cioè il 79,12% delle volte perdiamo tutto. Bisogna però puntualizzare che questo risultato non è preciso, perché non abbiamo considerato lo zero (escludendolo dal calcolo) e l’euro che si vince ogni volta che esce nero che andrà ad aumentare il capitale iniziale, ma penso che seppure leggermente approssimativo il calcolo renda bene l’idea del perché questo sistema sia ad alto rischio.

La formula matematica qui acclusa rappresenta in maniera formale il rischio di rovina, dove x è il numero delle uscite dello stesso colore che riusciamo a sopportare ed N è il numero dei colpi. Potete sbizzarrirvi nei calcoli variando x ed N, noterete che per N molto grande, si perde quasi certamente tutto l’investimento, mentre se N è piccolo le chances di vittoria aumentano e questo è l’unico caso in cui è vincente.

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Puntare sul rosso o sul nero?

Anche se da questa scelta dipenderà l’esito del gioco, decidere su quale colore piazzare continuamente le vostre fiches dipende solo da voi, ma considerate che le due combinazioni sono equiprobabili. Alcuni giocatori attendono che esca diverse volte lo stesso colore per poi sferrare l’attacco puntando sul colore opposto, ma come già spiegato nella sezione matematica, ciò è inutile, perché la roulette non ha una memoria che possa tenere conto degli spin precedenti. Capisco anche che se sono usciti 3 neri qualcuno potrebbe pensare che è più probabile che poi esca un rosso, ma non è così perché gli spin della roulette non sono connessi tra di loro, quindi il fatto che le ultime volte la pallina sia caduta sul nero non implica che aumenteranno le possibilità che poi esca il rosso, difatti la probabilità che escano 3 neri consecutivi ed un rosso è identica a quella di 4 neri. Nulla cambia da un punto di vista probabilistico, si tratta solo di una perdita inutile di tempo per il giocatore che deve attendere il verificarsi di una determinata serie.

Un consiglio per i kamikaze che intendono utilizzare il metodo del raddoppio potrebbe essere quello di non puntare sempre lo stesso colore, ma variare a piacimento, scommettendo anche qualche volta sul pari e dispari o manque e passe. Non cambierà certo la situazione, ma riuscirete a svincolarvi mentalmente dai discorsi di filotti consecutivi dello stesso colore, senza quindi dover attendere l’uscita di sequenze particolari al tavolo della roulette.

Cenni storici

L’origine di questa condotta di gioco si deve ai francesi, in quanto fu molto popolare in Francia intorno al diciottesimo secolo. Tale tipo di progressione infatti era applicata al gioco del testa o croce: si lanciava una moneta, si puntava su una faccia e chi la indovinava vinceva l’intera posta in palio. Così se un giocatore aveva la facoltà di raddoppiare la puntata, ogni volta che perdeva, allora con l’ultima vincita sarebbe riuscito a recuperare tutti gli insuccessi precedenti.
In seguito, questa metodologia venne adottata anche alla roulette, dato che la probabilità di indovinare il rosso o il nero è molto vicina (ricordatevi sempre dello zero sulla roulette) a quella di puntare su testa o croce di una moneta.

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